mercoledì 21 febbraio 2007

in giro per l'anima

Ci sono spesso momenti in cui penso di soffocare.
Poi c'è stato un raggio di sole a farmi gridare. C'è stato il vento tra le dita delle mani . C’è stato il tempo di una sigaretta e poi alzarsi e andare via. Il tempo di lasciarsi andare, solo stavolta. solo per un pò. C’è stato un berrettino bianco di lana col pompon che avevo da piccola. Un quadratino di cioccolata nella stagnola mezzo mangiucchiato. C'è stato anche il tempo dell'amore, ma ho preferito dimenticarlo. C'è stato il tempo dell’odore di legno nella casa del nonno. Poi c'è stato un giorno in cui il nonno è morto. C'è stato forse un momento in cui ero pura, ma non me lo ricordo più ormai. C’è stato anche un giorno in cui avevo deciso di morire ma poi forse ho semplicemente cambiato idea. E ci sarà il giorno in cui non mi sarà più concesso di cambiare idea. C'è stato un solo momento in cui ho smesso di avere freddo. Due soli cuscini su cui dormire in tre.C'è stato un quadrato di cielo da incorniciare tra i palazzi .Dei muri da abbattere e un grumo di lacrime da ingoiare. C'è stato anche un momento in cui ho smesso di lottare.
Mi alzo ogni mattina e faccio pulizia dentro e fuori di me
tatuo il sorriso e riprendo i binari della strada maestra.
Stanotte ho guidato senza meta per strade deserte per un'ora circa, con una punta di luna sospesa sulla testa e il cielo sereno dopo la nebbia.Sola. per scelta, solitaria. Qualcuno dice che sono inafferrabile, io preferisco dirmi solitaria. La strada mi strisciava davanti.e i ponti erano tubi del lavandino intasati, di me. Oppure un esofago. Chissà perchè riesco sempre a gastrodefinire/gastrodefinirmi, anche non so bene ancora come gastrosalvarmi.Ho un bruciore che mi ricorda che esisto. Ma ho sorriso nello specchitto retrovisore. Ho sorriso perchè mi stavo bevendo la notte per strada. Non c'era niente da ridere lo so.(E mi manchi. Ma non te lo dirò mai. )

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